Che mio nonno fosse un appassionato di lirica, lo sapevo già, ma soltanto oggi, con una semplice ricerca google, ho scoperto che negli ultimi anni quelle parole che ha canticchiato altro non sono che un verso della Boheme, quarto atto: immaginate la scena in cui un uomo di 94 anni, appena vede entrare nella sua stanza qualcuno (soprattutto la figlia o una delle nipoti), comincia a cantare:
"Ho tante cose che ti voglio dire..."
Lo sguardo stanco e gli occhi pieni di ricordi, la guerra l'amore per la sua donna, per la sua unica figlia e le sue tre nipoti... una tristezza grande, l'apatia nel ripetere ogni giorno gli stessi gesti, le stesse abitudini, l'attaccamento alla vita e la disperazione per questa vecchiaia che si sta protraendo così tanto.
E tutto quello di cui volevo parlare in questo post mi sembra d'improvviso stupido... e per chi fosse rimasto con un tantino di curiosità, vi dico che il verso prosegue così:
"Ho tante cose che ti voglio dire,
o una sola,
ma grande come il mare,
come il mare profonda ed infinita...
Sei il mio amore e tutta la mia vita!"
Vogliate continuare a leggere ugualmente e calcolate qualche momento per riflettere poi alla fine sulla vecchiaia di quanti, tra le tante cose, ci hanno portato per mano, insegnato ad andare in bici e schiacciato l'occhiolino mentre i genitori ci sgridavano: i nonni!
C'è un nesso tra il titolo e il contenuto del post, perché in effetti avevo molte cose da raccontarvi... passato presente e futuro... hi hi hi! proverò a spiegarvi tutto al meglio.
Prima di tutto vorrei raccontarvi del mio week-begin a Pisa (da domenica a mercoledi... ecco perché l'ho chiamato "begin" e non "end").
Ero già stata a Pisa una volta, pioveva a dirotto e avevamo solo fatto quattro foto scarsissime in piazza dei Miracoli. Questa volta invece, la visita della città dalla Torre pendente celeberrima in tutto il mondo, è stata davvero speciale, sia per l'occasione che ivi ci ha condotti e sia per lo svolgersi delle giornate.
Unico e grande momento di tristezza è stato quello in cui ho realizzato che proprio non ce l'avrei fatta ad incontrare la dolce Patrizia...
e credetemi quando dico che è dolce!!!
Ma questa è un'altra storia, che ciascuna di noi due ha raccontato ed esternato a modo proprio, qui e qui ma anche tramite sms e messaggi fb (di cui non possiamo mostrare il contenuto ^,^ per ovvie ragioni di legittima privacy).
Come per ogni viaggio che si rispetti si inzia a pensare a ciò che si vuol portare, gli abbinamenti più adatti...
magliette in abbondanza casomai ci fosse un caldo eccessivo
(e infatti c'è stato).
Tutto questo sarebbe accaduto se io fossi stata una persona normale...
ma non lo sono (proprio così!!!).
Latte&Caffè aveva un solo pensiero:
ma magari a Pisa trovo la caterinetta?!?
ma magari a Pisa trovo la caterinetta?!?
Ah ah ah ah... si, davvero! Non ci crederete, ma il mio unico pensiero era trovare una merceria in centro dove potere coronare il mio sogno: acquistare il tricotin a manovella!
Ho trovato la merceria, ho telefonato, ho parlato con la proprietaria (una persona davvero molto disponibile)... ed ecco i miei acquisti pisani! Man mano che userò i vari attrezzi, vi mostrerò delle foto più grandi e dettagliate, per il momento Ve li mostro in un'unica soluzione...
Partiamo dalla fila in alto, da sinistra:
Il famoso tricotin a manovella (oggetto tanto agoniato... mi ha colpito subito, fin da quando ho capito cosa fosse possibile ottenere sul blog di Vannalisa, vabbè però...
lei riesce a far cose fantastiche, andateci dopo aver finito di leggere, altrimenti qui non ci tornate più ^,^).
Continuando, sulla destra, una base utile per realizzare delle rose di stoffa della dimensione di 5 cm. circa.
E ultimo della fila, il set di telaietti della Clover, per fare fiori e piastrelle in lana, cotone, nastri, rafia etc...
In basso poi quattro uncinetti, number 3, 7, 10 and 12... praticamente dal cotone alla fettuccia dovrei essere potenzialmente operativa!
E fu così che Latte&Caffé se ne tornò al B&B tutta felice...
p.s: ho già pronto il post per lo swap... che bella esperienza che è stata!
5 commenti:
che belle parole che vi canta il nonno! è un messaggio dolcissimo che dovete custodire nel vostro cuore.
ps complimenti per gli acquisti :)
Bellissimo post!
Mi hai fatto tornare indietro nel tempo, quando passavo le mie giornate di bimba coi nonni che mi riempivano del loro affetto.
Ma il tempo passa...
Un caro saluto,
Marina
Che begli acquisti! Sai che a parte gli uncinetti, il resto mi manca devo provvedere anch'io...Sono curiosa di vedere cosa ci farai!
Anna
Ciao carissima...ho deciso di assegnarti il blog award per il fatto che sembri essere una persona splendida anche se non ti conosco a fondo..Però, vedi, il tuo post me lo conferma... Le parole che dici di tuo nonno e lo scavare così bene nelle sue emozioni è palpabile e sono sicura che hai toccato il cuore di tante persone stasera.Tutte quelle che un nonno ancora ce l'hanno e quelle che come me hanno perso tutti e4 i nonni prestissimo, una anche senza averla mai conosciuta. Ho un ricordo dolcissimo dell'ultimo nonno soprattutto perchè se n'è andato nel 1991 ed ero abbastanza grande da poter ricordare i giochi e i piccoli gesti che faceva quando andavo a trovarlo con i miei genitori..Ed è altrettanto presente l'amarezza di non averlo potuto godere più a lungo.. Bellissimo post e bellissimi regalini che ti sei fatta! Un abbraccio,Kiki.
mi hai emozionato, hai raccontato un frammento della tua memoria, della tua nostalgia, delle tue speranze e dei tuoi piccoli desideri...bello il tuo post e tutto il tuo blog :)
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